Oymyakon - Il polo nord del freddo
Informazioni e dettagli sul luogo abitato più freddo della terra
Oymyakon (o Ojmjakon) è un villaggio di circa 900 abitanti situato nella repubblica autonoma russa di Sakha (Jakutia), Siberia
orientale, sulle rive del fiume Indigirka a 740 m sul livello del mare (63°14'59" N; 143°08'59" E).
In origine abitato solo nel breve periodo estivo da cacciatori nomadi di renne, a partire
dagli anni '20, a seguito delle pressioni del governo Sovietico per rendere sedentarie le popolazioni nomadi asiatiche,
il villaggio fu reso permanentemente abitato anche nella stagione invernale.
Il 26 gennaio 1926 fu registrata una temperatura di −71.2 °C (−96.2 °F), in assoluto
la temperatura più
bassa mai misurata in una zona abitata del pianeta.
Il terreno in cui si trova Oymyakon è ghiacciato per la maggior parte
dell’anno con temperature medie di -45°C durante il lungo inverno e che possono andare oltre i +25°C nel breve
periodo estivo. Le acque del fiume Indigirka invece curiosamente non sono ghiacciate
per la presenza di sorgenti calde.
Nei mesi di gennaio e febbraio 2006, durante uno degli inverni
più freddi degli ultimi 30 anni, la temperatura di Oymyakon non è mai salita sopra i
-50°C.
La popolazione locale vive in case riscaldate a carbone a temperature elevate, anche 30 °C,
in
modo da poter assorbire tanto calore e poter resistere più a lungo una
volta
all’esterno.
Non esistono terre coltivate, si osserva solamente
una minima vegetazione
autoctona tipica della tundra. Gli alimenti naturali sono
costituiti da carne e latte di
renna e di cavallo.
La vita a temperature così basse è estremamente difficile e molto diversa
da quella alle temperature abituali:
molti oggetti usati abitualmente nella vita quotidiana a temperature così
basse sono inutilizzabili, in quanto
gli elementi costituenti possono cambiare la loro struttura atomica.
A titolo di esempio
alcuni dispositivi elettronici
come i normali telefoni cellulari vengono danneggiati in maniera irreversibile se esposti
anche per breve tempo a temperature di -40°C.
Oymyakon detiene il primato di polo Nord del freddo, come viene testimoniato
da un
monumento che si incontra attraversando l’abitato, in quanto è il centro abitato dove è stata
misurata la temperatura più bassa del pianeta. La temperatura più bassa in assoluto (in un luogo non permanentemente abitato)
è invece
stata misurata in Antartide, nei pressi della stazione scientifica russa di Vostok,
dove il 24 agosto 1960 è stata registrata la temperatura di -88,3 °C
(-129 °F).
Oltre Oymyakon, altri due centri abitati della Siberia Orientale, Verkhoyansk e Tomtor, sono famosi per le loro temperature rigidissime,
che nei mesi invernali possono arivare ai -65° C.
Tra il dicembre 1996 ed il marzo 1997 i finlandesi Jarmo Moilanen, Marko Riikonen e Jukka Ruoskanen hanno
effettuato una spedizione a Oymyakon e Tomtor, documentando
in maniera approfondita e suggestiva la vita estrema in queste remote località
(
http://www.somerikko.net/old/travel/oexp_e.htm).
Le foto riportate in questa pagina web sono di proprietà di Jarmo Moilanen. Per informazioni si veda il sito
http://www.somerikko.net/old/travel/oexp_e.htm